MACCARONE Dott. CARMINE

ECXOCARDIOGRAMMA: IL NOSTRO CUORE “LIVE”

Dopo l’anamnesi , la visita cardiologica e l’esecuzione dell’elettrocardiogramma è importante avere delle informazioni “dal vivo” sulla struttura e sulla dinamica del muscolo cardiaco. Ciò è possibile grazie alla ECOCARDIOGRAFIA. L’ecocardiografia (comunemente detta anche ecocardiogramma) è una metodica diagnostica non invasiva che utilizza gli ultrasuoni per esplorare l'anatomia e la funzione del cuore. E’ un esame eseguibile in ambulatorio, al letto del paziente o a domicilio dello stesso; non provoca inoltre alcun disturbo o danno e permette di ottenere informazioni “in diretta” durante l'esame. La metodica sfrutta la riflessione degli ultrasuoni emessi da una sonda, poggiata sul torace del paziente, da parte delle singole strutture del cuore; a torso nudo il paziente si sdraia su uno speciale lettino leggermente inclinato, disponendosi sul fianco sinistro o sul dorso ed assumendo posizioni che favoriscono la visualizzazione delle varie strutture cardiache. L'esame dura generalmente una ventina di minuti, anche se in alcuni soggetti o in alcune condizioni particolari esso può durare anche più a lungo. Attualmente in Italia l'esame viene eseguito da medici specialisti cardiologi, mentre in altri stati ci sono tecnici specializzati non medici che eseguono l'esame. La competenza di chi esegue l'esame è molto importante. Con l'ecocardiogramma si possono visualizzare tutte le strutture cardiache, le pareti del cuore, le valvole, il pericardio, i grossi vasi che originano dal cuore, i vasi venosi che afferiscono alle camere cardiache. Questo esame ha un ruolo fondamentale nella valutazione delle dimensioni, della struttura e della funzione del muscolo cardiaco e degli apparati valvolari. Con l’applicazione di programmi dedicati quali il doppler pulsato e continuo ed il color doppler è possibile visualizzare i flussi del sangue all’interno del cuore ed attraverso le valvole cardiache. Nei pazienti che hanno subito un infarto miocardico l’ecocardiogramma permette di valutare la porzione del muscolo cardiaco danneggiata a causa della patologia coronarica. Le principali indicazioni all’esecuzione dell’esame sono, oltre al check up cardiologico , l’ipertensione arteriosa, le patologie valvolari, le patologie del muscolo cardiaco, le patologie del pericardio, le cardiopatie congenite, i controlli dei pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia cardiaca e la patologia aortica.

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